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Shoah: riparte dalla Toscana il Treno della Memoria

Firenze – Un viaggio attraverso i campi di sterminio nazisti, per non dimenticare e soprattutto per far sì che una tragedia di quella portata non si ripeta mai più.

Un convoglio speciale dal 24 al 28 gennaio porterà al campo di Auschwitz e Birkenau in Polonia, 500 studenti delle scuole superiori toscane di una novantina di istituti diversi, ma anche 54 studenti universitari e un centinaio di insegnanti.

Con loro ci saranno il Presidente della Toscana, Enrico Rossi, l’assessore alla cultura Cristina Scaletti, ex deportati, rappresentanti delle istituzioni, delle comunità ebraiche, di Rom e Sinti e di associazioni gay e lesbische.

E’ dal 2002 che la Regione Toscana organizza il Treno della Memoria, un modo diverso per celebrare il 27 gennaio, liberazione del campo di Auschwitz, quando nel 1945 vi entrarono le truppe sovietiche, e Giornata internazionale della Memoria.

L’obiettivo è sempre lo stesso: ricordare la Shoah non solo come strage di ebrei, ma come ammonimento alla crudeltà e all’indifferenza umana.

Nel 1943 i convogli che portavano ebrei e deportati politici nei campi di sterminio impiegavano mediamente cinque giorni per arrivare da Firenze ad Auschwitz. Più che treni erano carri bestiame. Nel convoglio che partì da Roma il 18 ottobre 1943 c’erano stipati almeno 1035 uomini, donne e bambini. Dopo la selezione iniziale fecero il loro ingresso nel campo solo 149 uomini e 47 donne. Tutti gli altri furono subito passati alle camere a gas e dal campo, alla fine, uscirono solo in 16.

Il 9 novembre 1943 un altro convoglio, con 400 persone, partì da Firenze e Bologna: entrano nel campo 13 uomini e 94 donne, ma nessuno uscì vivo.

E fino al 1944 furono altri quattordici i convogli partiti, solo per citare quelli destinati a portare ebrei italiani nei lager dell’Europa centrale.

I numeri sono da paura, anche se lontani da quelli di altre nazioni d’Europa. Gli ebrei deportati dall’Italia e dai territori italiani extrametropolitani furono 8369: tra loro anche 1915 cittadini stranieri, ebrei riparati dall’Est in Italia perchè convinti di essere più al sicuro.

I toscani furono circa 700, compresi vecchi, donne e bambini, e di tutti loro solo il 10% fece ritorno. A questi vanno aggiunti i circa mille deportati politici nati o arrestati in Toscana e spediti dei campi di concentramento e i 600mila militari italiani catturati dai tedeschi all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre.

Un piccolo tassello di tutte le vittime dello sterminio: 6 milioni d’ebrei in tutta Europa, 1 milione e mezzo di dissidenti politici e poi ancora milioni e milioni fra prigionieri di guerra, Rom e Sinti, malati di mente ed omosessuali.

L’edizione 2011 del Treno della Memoria è intitolata a Mario Piccioli, presidente dell’Aned di Firenze, associazione ex deportati, scomparso nell’agosto dello scorso anno.

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Posted by on 19 Gennaio 2011. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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