(Foto Comune di Firenze)
Firenze – “Fare politica vuol dire davvero corrispondere ai sogni delle persone”: con queste parole seguite da un lungo applauso del Consiglio Comunale, Matteo Renzi ha salutato la città di Firenze, dopo l’incarico da premier assegnatogli da Giorgio Napolitano.
Renzi era stato accolto da un primo lungo applauso, poco dopo le 17, quando è entrato nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio: nell’incipit del suo discorso il sindaco uscente ha salutato Stefania Saccardi, nominata vicepresidente della giunta regionale della Toscana, e annunciato di aver assegnato la nomina di vicesindaco all’onorevole Dario Nardella al quale ha augurato buon lavoro.
“Vorrei fosse chiaro che nella delicata situazione che stiamo vivendo c’è bisogno di continuare ad amministrare Firenze con decisione – ha commentato Renzi – Ci sono meno di 100 giorni alle elezioni, dove il gioco democratico vedrà prevalere l’uno o l’altro. Non ci sarà infatti nessun atto di indicazione preventiva, a scegliere saranno i cittadini”.
Renzi ha poi fatto un lungo excursus su quanto fatto in questi 5 anni di amministrazione del capoluogo toscano (dal piano urbanistico a volumi zero, all’Ataf, alla viabilità, alle pedonalizzazioni) e ha annunciato, per le prossime settimane la partenza dei lavori della tramvia, l’inaugurazione del Nuovo Teatro del Maggio, il 10 maggio (“credo che qualcuno da verrà”), la notte bianca il 30 aprile (“Per quest’anno è confermata”) e l’inaugurazione del museo del novecento.
Renzi ha fatto anche un mea culpa nell’ambito della comunicazione: “Ho comunicato male a firenze e chiedo scusa soprattutto al mio partito”. Anche per questo il sindaco ha annunciato che spedirà una lettera a proprie spese ai fiorentini per spiegare quanto fatto in questi 5 anni.
Il sindaco uscente ha infine sottolineato la necessità di puntare sulla valorizzazione dei beni culturali: “E’ quello che abbiamo fatto a Firenze dove il Museo di Palazzo Vecchio ha guadagnato un milione di euro in più rispetto allo scorso anno – ha commentato Renzi – Gestire meglio i beni culturali è quello che deve e continuare a fare Firenze e che dve fare anche l’Italia”
Alla fine dell’intervento, mentre nell’aula è iniziato il dibattito, Renzi ha salutato assessori e consiglieri e ha lasciato l’aula, lasciando Dario Nardella a presiedere la seduta come vicesindaco.
Matteo Renzi era stata nominato sindaco di Firenze il 25 giugno del 2009, dopo aver vinto le elezioni contro Giovanni Galli.
Commenti recenti