Pisa – La crisi economica si fa sentire anche nel settore delle terme toscane: a dirlo sono i dati di una ricerca del Sitet, Sistema informativo delle terme toscane, presentati oggi in un convegno a San Giuliano Terme, nel pisano: nel 2009 il sistema ha registra un +0,5% negli arrivi, ma con prestazioni diminuite del 3,9%.
La ricerca è stata condotta su 21 stabilimenti termali presenti nella nostra regione ma solo in 14 hanno risposto alle domande. In generali gli arrivi sono aumentati dello 0,5% ma con la diminuzione di quelli legati a cure termali (–0,9%), mentre crescono quelli legati al benessere (+3,1%). Diverso l’andamento delle prestazioni: quelle tradizionali sono diminuite del 4% e quelle legate al benessere sono cresciute dell’1%, con un consuntivo complessivo del -3,9%. Una situazione che sembra riflettere l’andamento nazionale del settore.
Bene il turismo termale che ha rappresentato l’11,25% del totale degli arrivi toscani e il 9,3% delle presenze. Oltre il 90% degli arrivi utilizza gli alberghi e il 49% è dovuto a stranieri.
Calano invece gli addetti nel settore del 4% rispetto al 2008: i dipendenti a tempo indeterminato del sistema termale toscano nel 2009 sono stati 450, gli stagionali 461, i collaboratori 243, per un totale di 1.154 addetti.
La San Casciano spa per ricavi con i suoi 12 milioni di euro si colloca al quinto posto in Italia e al primo in Toscana, seguita in regione dalla Gratta Giusti spa che con più di 10 milioni di euro è ottava in Italia.
Crisi invece per le Grandi terme, Montecatini, Chianciano e Casciana, che nel 2009 hanno registrato un calo degli arrivi legati al servizio sanitario del 2,9% ed un calo totale del 2%. Le altre terme regionali hanno avuto una flessione più contenuta (-0,5%) nel sanitario e dello 0,3% in totale.
“Negli anni passati il sistema toscano non ha saputo cogliere in pieno l’opportunità rappresentata dalla richiesta di prestazioni legate al benessere e alla cura del corpo piuttosto che alla salute e adesso sta correndo ai ripari – ha commentato l’assessore al turismo Cristina Scaletti che ha ricordato la proposta di terme sensoriali a Chianciano e i lavori per la realizzazione della grande piscina termale alle Leopoldine di Montecatini.
Le previsioni indicano nel 2010 e nel 2011 una diminuzione media annua dello 0,5% del comparto termale tradizionale e un aumento di quello benessere fra il 2% ed i 3%.
“Nel 2020 un cittadino su tre avrà più di 60 anni e l’aspettativa di vita è ormai sopra gli 80 anni – ha concluso la Scaletti – E’ necessario quindi puntare sul wellness senza trascurare le capacità di cura.”
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