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Riforma Gelmini: le proteste studentesche in Toscana

Firenze – E’ stata una mattinata di fuoco quella di oggi in Toscana per le proteste degli studenti contro la riforma Gelmini, sfociate in scontri con la polizia.

Le situazioni più critiche a Firenze e a Pisa.

Nel capoluogo toscano al Polo di Scienze Sociali dell’Università di Firenze un gruppo di studenti di sinistra ha contestato la presenza del sottosegretario Daniela Santanchè, per un convegno organizzato dagli Studenti della Libertà.

Le forze dell’ordine hanno caricato i manifestanti: due agenti e tre studenti sono rimasti leggermente feriti.

Proprio dalla Questura fanno sapere che “i responsabili dell’ordine pubblico hanno subito chiaramente intimato ai manifestanti il divieto di entrare nell’aula, oramai alla piena capienza, ove era in programma il convegno, schierando i contingenti delle Forze dell’ordine per impedire l’accesso all’edificio. I manifestanti – si legge nel comunicato – hanno quindi tentato con violenza di forzare il cordone degli agenti con spinte, calci, cinghiate, e con il lancio nei loro confronti di due bengala e di vari oggetti contundenti. Al fine di respingere l’azione violenta dei manifestanti e di impedirne l’accesso nell’edificio sono state effettuate due azioni di alleggerimento che hanno avuto l’effetto di fare cessare la condotta violenta, anche se in più occasioni successive sono state lanciate uova, bottiglie, sassi e altri oggetti contundenti verso le Forze dell’ordine e l’ingresso dell’edificio”.

La Digos ha individuato oltre trenta manifestanti, aderenti ai collettivi studenteschi e ad altre realtà antagoniste, che saranno denunciati per vari reati: resistenza a pubblici ufficiali, getto pericoloso di cose, manifestazione non autorizzata e interruzione di pubblico servizio.

Il convegno è poi iniziato in un’altra sede all’interno della facoltà con circa mezzora di ritardo.

“Fuori si stanno picchiando, perchè secondo loro i diritti sarebbero questi, tappare la bocca a chi magari, e grazie a Dio, la pensa diversamente. Noi ci siamo e non ci siamo fatti fermare da quello che sta accadendo fuori, non ci fermeremo e nessuno ci farà arretrare, parlo come governo italiano”. A dirlo il sottosegretario Daniela Santanchè aprendo il suo intervento alla tavola rotonda.

A quel punto la protesta degli universitari si è spostata lungo i viali di circonvallazione dove la circolazione è stata bloccata all’incrocio viale Guidoni via Forlanini  e alla rotonda via Forlanini, via di Novoli.

A Pisa alcune decine di studenti universitari si sono staccati da un corteo di circa 2mila persone e di corsa sono entrati all’interno della Torre Pendente in piazza dei Miracoli.

All’esterno centinaia di loro hanno formato un cordone umano per impedire l’accesso ai turisti.

Gli studenti hanno raggiunto l’ultimo anello e si sono affacciati dalla balaustra.

Un gruppo di ricercatori e dottorandi precari dell’Università di Pisa è invece salito sul tetto dell’Osservatorio astronomico dell’Ateneo dove ha esposto lo striscione con la scritta “Ritiratelo. No al ddl, sì alla ricerca”.

Bloccato invece dalla Digos a Siena un gruppo di studenti che stava per salire sulla Torre del Mangia in piazza del Campo per srotolare uno striscione lungo 14 metri con la scritta “Resistere”.

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Posted by on 25 Novembre 2010. Filed under Cronaca. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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