Arezzo – La città di Arezzo può vantarsi da oggi di un altro importante primato in Toscana nel settore delle vite salvate dopo un infarto.
La notizia è stata data durante il Forum Risk Management al Palaffari.
“La certificazione del risultato arriva dall’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – spiega Enrico Desideri, direttore generale della Asl – che sviluppa ricerche, monitoraggi, elaborazione e certificazione dei dati per specifiche aree, confrontandoli fra loro. Così dal Programma Nazionale di Valutazione degli Esiti degli interventi sanitari, scaturisce questo risultato che da una parte ci inorgoglisce, e dall’altra ci stimola a rafforzare il modello organizzativo individuato: Arezzo ha la migliore performance in Toscana per mortalità a 30 giorni dal ricovero per Ima (infarto miocardico acuto)”.
In tutta la Toscana, come evidenziano i risultati che arrivano dalla analisi delle Sdo (le schede delle dimissioni ospedaliere), Arezzo ed Empoli risultato avere i migliori risultati. Arezzo ha inoltre un miglioramento nei valori generali assoluti.
Il 75% delle persone che sviluppano un infarto, grazie alla rete organizzativa territoriale, vengono sottoposte al trattamento ottimale e cioè l’angioplastica. E’ questa la percentuale più alta nella Regione Toscana e rende conto di una rilevante riduzione della mortalità a 30 giorni dall’evento acuto.
Interventi che la cardiologia aretina esegue da molti anni sotto la guida del dottor Leonardo Bolognese, responsabile del Dipartimento cardiovascolare.
“Con la piena approvazione dell’Azienda e il coinvolgimento fattivo e convinto di molte aree sanitarie e professionisti di questa Azienda – sottolinea Bolognese – abbiamo lavorato con determinazione alla creazione di un sistema complesso di presa in carico dei pazienti”.
Una volta che i pazienti sono arrivati in tempo al San Donato, con una diagnosi primaria già eseguita in emergenza e spesso da località assai remote, entra in azione l’attività di chirurgia cardiaca con gli interventi di angioplastica. “Ed anche qui – conclude Enrico Desideri – voglio sottolineare un dato che non sfugge alle valutazioni dei tecnici e degli esperti: la qualità degli interventi di angioplastica eseguiti al San Donato, è indiscussa, riconosciuta e soprattutto validata dai risultati”.
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