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Alta Velocità: Idra chiede a RFI di ripartire da zero

Firenze – Riaprire il procedimento di scelta per la soluzione del nodo ferroviario dell’Alta velocità di Firenze e abolire il sistema di affidamento dei lavori al General Contractor. A chiederlo è l’associazione ambientalista Idra che dopo essersi battuta per anni contro il progetto dell’Alta Velocità in Mugello adesso si sta occupando dei possibili problemi legati al sottoattraversamento fiorentino.

Secondo Girolamo Dell’Olio, presidente di Idra, l’esperienza del Mugello, ma soprattutto, quella di Bologna, dove i lavori per la stazione hanno causato diversi danni ai residenti, devono essere monito anche per Firenze. In una conferenza stampa che si è tenuta al Caffè delle Giubbe Rosse a Firenze, Idra ha detto di avere apprezzato l’intervento in Consiglio Comunale del sindaco Matteo Renzi sul futuro della città e di condividere la sua esigenza di chiarezza sul progetto Alta Velocità; ma per l’associazione non occorre attendere il parere dell’Osservatorio Ambientale per rendersi conto dell’inadeguatezza del progetto del sottoattraversamento. Secondo la prof Teresa Crespellani, docente di Ingegneria geotecnica all’Università di Firenze, il progetto del sottoattraversamento racchiuderebbe in se tutte le criticità delle opere in sotterranea, secondo quanto emerso in campo mondiale negli ultimi 10 anni: dalla morfologia del sottosuolo, decisamente eterogeneo; all’altissima densità urbana delle zone interessate dai lavori (in particolare tra la Fortezza da Basso e Piazza della Libertà); alla complessità dell’opera che verrebbe realizzato a scarsa profondità. Una situazione che potrebbe provocare imprevisti di vario tipo durante i lavori (dai cosìdetti “danni invisibili”, ovvero perdità di resistenza degli edifici; agli effetti di risalita delle falde intercettate; alla commistione delle falde), con il rischio sicuro di prolungare di molti anni i tempi di consegna dell’opera, come sta avvenendo a Bologna. Da qui l’invito alle istituzioni a rivedere il progetto nel suo complesso, valutando ipotesi alternative.

Per Idra però il nocciolo della questione è legato soprattutto al sistema di affidamento dei lavori al cosìdetto General Contractor, ovvero l’assegnazioni diretta da parte delle Ferrovie all’azienda che realizzerà i lavori: un sistema sul quale la stessa Corte dei Conti ha espresso le proprie perplessità in una relazione del 2008. Idra chiede a RFI di risolvere subito il rapporto con il General Contractor del nodo di Firenze, ovvero Nodavia (gruppo formato da Coopsette e Coestra del Gruppo Consorzio Etruria), e di procede invece ad una gara d’appalto a livello europeo, che permetta di mettere a confronto soluzioni diverse per la città, per scegliere la migliore; in alternativa Idra chiede che il progetto esecutivo del nodo di Firenze venga affidato direttamente ad Italferr.

Guarda le interviste a Teresa Crespellani e Girolamo Dell’Olio:

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Posted by on 26 Settembre 2009. Filed under Cronaca,Video. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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