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Anche per il terziario in Toscana rischio di delocalizzazione

Firenze – Il terziario si conferma per la Toscana settore trainate e solido ma non esente dai rischi dell’economia globalizzata come la delocalizzazione dei servizi. Per questo servono investimenti per rendere la qualità delle offerte sempre più competitiva.

E’ quanto emerso dal convegno organizzato da Legacoop Servizi Toscana all’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze.

Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, il direttore del Censis Giuseppe Roma che ha illustrato come la crisi abbia colpito il settore in Toscana ma il numero di occupati è sceso meno delle altre regioni italiane.

Gli occupati nel sistema dei servizi toscano rappresentano il 67% del totale regionale e nel terziario privato, durante il biennio 2008-2009, sono aumentati del 2% nonostante a livello nazionale lo stesso dato abbia avuto un segno negativo – 0,6%.

Il terziario copre in regione quasi un milione di posti di lavoro per 294mila aziende che vanno da quelle immobiliari, l’informatica e la ricerca (31,5%) seguite dal commercio con il 17,1%, i trasporti, la logistica e le comunicazioni (9,9%), la pubblica amministrazione con il 7,8%, l’intermediazione monetaria e finanziaria con il 7,7%.

Il presidente di Legacoop Servizi Toscana, Angelo Migliarini, ha fornito invece, la fotografia di chi lavora nel terziario: per l’80% sono donne, il 60% giovani altamente scolarizzati e una presenza diffusa di lavoratori migranti.

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Posted by on 13 Ottobre 2010. Filed under Cronaca,In primo piano. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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