Firenze – Distrazioni patrimoniale per 12,9 milioni di euro e un complesso giro di truffe per ottenere erogazioni pubbliche: è questo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Firenze nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento della ex Isi, Italia Solare Industrie, con sede a Scandicci, alle porte di Firenze.
Tre gli ordini di custodia cautelare emessi oggi dal Tribunale di Firenze nei confronti dell’ex amministratore di Italia Solare Industrie S.r.l., del rappresentante in Italia della Mercatech Limited e Mercatech Inc. (proprietaria di Isi), e dell’ex Direttore del Personale della ISI srl. I reati contestati ai tre sono truffa aggravata e bancarotta fraudolenta. Numerose le perquisizioni effettuate in varie città d’Italia.
L’inchiesta, denominata “Truffa Solare”, sarebbe nata dal fallito tentativo di riconversione industriale dello stabilimento ex Electrolux di Scandicci, avvenuto nel 2008 con la cessione del sito ad un gruppo di società umbre, Energia Futura S.r.l. e Sol Energes S.r.l., quest’ultima poi divenuta Italia Solare Industrie, e aventi come società di riferimento il gruppo statunitense Mercatech.
L’articolato piano industriale di rilancio della struttura produttiva proposto all’epoca, che prevedeva la riconversione dalla produzione di elettrodomestici a pannelli solari, con investimenti per 45 milioni di euro, aveva ottenuto l’avallo di tutte le organizzazioni sindacali e del Ministero del Welfare: a tale proposito era stato siglato un accordo nell’ottobre 2008 con tutte le parti sociali coinvolte.
Le indagini, realizzate attraverso l’analisi di bilanci, atti societari e flussi finanziari, hanno però evidenziato, appunto, distrazioni patrimoniali per circa 12,9 milioni di euro nonchè una complessa truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Tra i soggetti truffati c’è anche la Regione Toscana che, per sostenere il piano di riconversione industriale dalla produzione aveva investito oltre 1,9 milioni di euro per formazione del personale, sviluppo di nuove tecnologie, stabilizzazione della posizione lavorativa degli ex dipendenti della Electrolux.
Secondo le Fiamme Gialle non solo il piano industriale di rilancio era inconsistente da un punto di vista tecnico ed economico ma non sarebbero inoltre mai state attuati gli investimenti promessi da 45 milioni di Euro.
Nonostante le ingenti risorse finanziarie (private e pubbliche) avute a disposizione la Isi non ha mai avviato il progetto di riconvenzione industriale che prevedeva l’avvio di 10 linee produttive per pannelli solari.
False sarebbero risultate infine le indicazioni circa l’esistenza di ordini per pannelli solari, già in portafoglio, per circa 570 milioni di euro.
Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, due delle tre persone colpite da provvedimento cautelare sarebbero al momento all’estero, mentre la terza, l’ex amministratore delegato della Isi, è stato arrestato.
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