Firenze – Per il duplice delitto avvenuto tre giorni fa in via Baccio da Montelupo a Firenze la pista privilegiata dagli inquirenti è quella che porta alla frequentazioni di Gianni Coli.
E’ lì che gli investigatori cercano chi ha ucciso con sette coltellate ciascuno, l’uomo, 55 anni, e la madre, Bruna Boldi, 89 anni che viveva con lui.
Secondo questa ipotesi la donna sarebbe stata uccisa perché scomoda testimone.
Ieri gli investigatori in questura hanno ascoltato ancora amici e parenti di madre e figlio alla ricerca di elementi utili alle indagini.
Tra gli inquirenti si rafforza l’idea che l’omicidio sia maturato nelle frequentazioni omosessuali di Coli. E’ stata abbandonata, invece, l’ipotesi che ad ucciderli sia stata la persona che la notte del duplice delitto suonò ai campanelli dell’abitazione.
Manca ancora il cellulare di Gianni Coli che non è stato trovato nell’abitazione.
Intanto domani dovrebbe svolgersi l’autopsia sui corpi delle vittime all’ Istituto di medicina legale di Firenze.
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