Firenze – L’inno del Senegal intonato spontaneamente dai membri della Comunità senegalese e un canto di preghiera funebre seguito da un lungo applauso.
Si è aperto così il Consiglio comunale straordinario in un gremito Salone dei Cinquecento.
Presente il ministro dell’integrazione Andrea Riccardi, l’arcivescovo Giuseppe Betori, il presidente della Regione, Enrico Rossi, l’imam Elzir Izzedine, il rabbino di Firenze Joseph Levi, la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso.
A prendere la parola per primo è stato il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani che ha letto i nomi delle vittime e dei feriti della strage: Mor Diop et Modou Samb, uccisi in piazza Dalmazia e Moustapha Dieng, Sougou Mor e Mbenghe Cheike ancora ricoverati negli ospedali fiorentini in prognosi riservata.
Il sindaco Renzi ha voluto ribadire che Firenze non è una città razzista ma “vittima del razzismo” ed ha ringraziato per la sua presenza il ministro Riccardi: “un segno di attenzione dovuto per dirvi che noi siamo una comunità, per dirvi che siete parte fondamentale della nostra città e del nostro Paese”. “Il lutto cittadino proclamato per oggi – ha affermato Renzi – non è solo simbolo ma anche desiderio di condividere un dolore”.
Per la comunità senegalese ha preso la parola il suo rappresentante Pape Diaw che ha ringraziato la città per la reazione di solidarietà avuta ma ed è tornato a chiedere a nome di tutta la comunità come segnale concreto che Casa Pound sia chiusa a cominciare dalla Toscana.
Susanna Camusso invitata a portare la sua testimonianza ha dichiarato che quello che è successo a Firenze è stato alimentato da una ideologia fascista e razzista che rinasce.
Dal ministro Andrea Riccardi è arrivata la solidarietà alla Comunità senegalese e la conferma che “il governo italiano deve e vuole garantire la sicurezza per tutti non solo per gli italiani, non solo per i senegalesi, ma per tutti coloro che lavorano e vivono in questo Paese”.
Dopo il Consiglio Comunale straordinario, il ministro Riccardi ha fatto visita a Moustapha Dieng, e Sougou Mor, i due senegalesi ricoverati all’ospedale di Careggi dopo essere stati feriti, ieri, da Gianluca Casseri. L’altro ferito Mbenghe Cheike colpito all’addome è invece ricoverato all’ospedale di Santa Maria Nuova.
Concluso il Consiglio comunale straordinario in piazza Dalmazia, proprio dove Casseri aveva iniziato la sua caccia all’uomo e ucciso Mor e Modou, mille persone hanno dato vita ad una fiaccolata.
Sul fronte delle indagini la procura vuole chiarire la vicenda. Il procuratore capo Giuseppe Quattrocchi ha dichiarato che si sta verificando l’ipotesi della presenza di eventuali concorrenti negli omicidi e nei tentati omicidi, non solo sotto il profilo materiale ma anche in forma di concorso morale.
In particolare tra l’azione al mercato di piazza Dalmazia e quella a San Lorenzo c’è un buco di due ore su cui la magistratura sta lavorando. Si cerca di ricostruire cosa abbia fatto Casseri in quelle ore prima di compire il nuovo attacco al mercato centrale.
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