Firenze – Le donne sono state le prime ad essere investite dalla crisi economica ma sono state anche quelle che, forza causa maggiore, per continuare a lavorare hanno fatto impresa. I primi, timidi, segnali del loro investimento si cominciano a vedere: la Toscana è la seconda regione dopo il Lazio (+1,3%) dove le imprese femminili crescono.
Secondo quanto riportato dal rapporto dell’Osservatorio sulle Imprese Femminili, relativo al II trimestre 2012, redatto dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana le imprese femminili tornano a crescere a un tasso del +0,6%, pari a +621 imprese rispetto a fine giugno 2012.
Per quanto riguarda le province, l’imprenditoria femminile cresce di più all’interno a Firenze +1,8%, Arezzo +1,5%, Prato +1,1%, Pistoia +0,9% e Siena +0,7% che nelle province costiere, Livorno -1,2%, Grosseto, Lucca e Massa Carrara dove si spazia dal -0,2 al -0,5%.
Per quanto riguarda i settori, invece, le aziende femminili toscane si trovano principalmente nel settore dei servizi: 65.400 aziende, di cui 27.700 nel commercio e 9.800 nel turismo, con aumenti importanti nelle attività turistiche di alloggio e ristorazione e di noleggio e servizi alle imprese.
Le imprese femminili trovano ancora spazi di sviluppo fra le attività d’informazione e comunicazione (+28 unità) e quelle d’istruzione, assistenza sociale e intrattenimento (+40 unità).
Non va così per l’agricoltura toscana: negli ultimi 3 anni il settore ha perso circa 2.000 imprese, di cui 540 guidate da donne.
Le nuove imprese rosa sono soprattutto società di capitali e ditte individuali mentre diminuiscono le società di persone e le cooperative.
Le imprese femminili toscane sono mediamente più giovanili di quelle maschili: l’11,1% per cento è under 35, contro il 9,5% dei maschi imprenditori anche se entrambi i generi vedono diminuire le imprese guidate da giovani.
Sono le donne più mature, insomma, a provarci ed a scommettere su una attività in proprio! 😉
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