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Palazzo Strozzi a Firenze: gli italiani degli Anni ’30 e Francis Bacon

Firenze – Dalle certezze granitiche degli anni ’30 agli arrovellamenti dell’uomo contemporaneo. A Firenze, Palazzo Strozzi ospita due mostre originali e ricche di contributi che vale la pena di visitare se capitate in città.

Al primo piano di Palazzo Strozzi è in corso fino al 27 gennaio 2013 la mostra “Anni ’30. Arti in Italia oltre il fascismo”.

E’ un viaggio in una scena artistica vivace e creativa, “oltre” il fascismo come recita il titolo, dove gli artisti si confrontano con stili diversi dal classicismo al futurismo, dall’espressionismo all’astrattismo, dall’arte monumentale alla pittura da salotto. Negli anni 30 compaiono i mezzi di comunicazione di massa, la radio, il cinema, i fumetti e per la prima volta gli oggetti di design e la mostra li racconta in alcune sezioni apposite.

In mostra ci sono 99 dipinti e 17 sculture di artisti come Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio, Carlo Carrà, Achille Lega, Ottone Rosai, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi, Carlo Levi, Filippo de Pisis, Scipione, Antonio Maraini, Lucio Fontana solo per citarne alcuni. Il consiglio è di abbandonarsi al percorso pensato dai curatori e di soffermarsi nella Sala Radio, la Sala Lettura e nella Sala del Design anche per riprendere fiato: le opere esposte sono tante e si rischia di esserne sopraffatti. 😉

Al piano terreno il CCC Strozzina (Centro di Cultura Contemporanea Strozzina) trovate la mostra dedicata a Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea (aperta fino al 27 gennaio 2013).

Il rapporto tra il singolo e la collettività ma anche i concetti di corpo, identità, memoria sono al centro di questa mostra dedicata al tormentato artista irlandese. Otto i dipinti di Bacon in mostra, affiancati da una selezione di materiali provenienti dall’archivio dell’artista: ritratti fotografici, immagini tratte da libri e riviste. La mostra espone per la prima volta anche tre opera non finite di Bacon conservate alla Dublin City Gallery.

Accanto a Bacon la Strozzina espone le opere di cinque artisti contemporanei che a Bacon si sono ispirati per riflettere sul tema dell’esistenza. Sono installazioni e opere che coinvolgono e inquietano.

Si sussulta (con un po’ di spavento) al rumore dell’enorme pistone industriale di Arcangelo Sassolino che realizza installazioni in cui sistemi meccanici esplorano gli effetti dell’energia sulla materia. Ci si sente immersi in un’altra dimensione, dentro un bosco che può essere favola o incubo, nella tela tridimensionale costruita da fili di lana nera realizzata dall’artista giapponese Chiharu Shiota. Una rete che avvolge anche oggetti di uso comune, porte e finestre, che perdono il senso della loro funzione.

Storie inquietanti e crudeli quelle che racconta Nathalie Djurberg che con la tecnica dello stop-motion filma figure fatte con la plastilina. In “Once Removed on My Mother’s Side” prendono forma le parti più oscure dei rapporti umani: una figlia magra ed esile che cura la madre corpulenta e onnivora e che finirà per schiacciarla.

Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea è organizzata dal Centro di Cultura Contemporanea Strozzina in collaborazione con la Dublin City Gallery The Hugh Lane.

Con un solo biglietto, 10 euro, si possono visitare entrambe le mostre. Le opere in mostra alla Strozzina sono fotografabili. Divieto invece di portare la macchina fotografica alla mostra sugli Anni ’30: al guardaroba a chi lo vuole viene fornito un lapis e un blocchetto per disegnare le opere ritratte o prendere appunti.

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Posted by on 3 Novembre 2012. Filed under Eventi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response or trackback to this entry

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