Non è una novità che il settore della ristorazione sia notevolmente cresciuto negli ultimi anni anche a Firenze: secondo Confcommercio dal 2008 al 2017 il numero di bar, ristoranti e alberghi è cresciuto del 25%, e nel centro storico siamo passati da 1174 attività a 1459, con un aumento di 285 unità.
Fipe Confesercenti, inoltre, stima che in Toscana un lavoratore su tre del comparto della somministrazione sia operativo in un bar o ristorante di Firenze e provincia, ovvero il 35,4% dei 53.252 addetti regionali.
Aprire un nuovo ristorante a Firenze vuol dire quindi fare i conti con una concorrenza spietata, impresa che non ha spaventato però Antonio Modica, Roberto Cianciaruolo, Vincenzo Pirozzi e Gianluca Tazioli, amici e colleghi per quasi trent’anni al famoso ristorante “Il Latini”, e che nel marzo scorso hanno aperto la Trattoria San Pierino, in via dell’Oriuolo, nel pieno centro storico di Firenze.
“Dopo aver imparato tanto, lavorando per altri, abbiamo deciso che era giunto il momento di metterci in gioco in prima persona – spiega Antonio, che insieme agli altri tre amici gestisce la Trattoria San Pierino e che ci ha accolto in occasione del social lunch, organizzato oggi per presentare il locale – Il nostro obiettivo principale è quello di portare il fiorentino a mangiare nuovamente nel centro storico”.
Un’impresa ambiziosa: negli ultimi anni infatti la tendenza del fiorentino medio è stata quella di abbandonare il centro storico, complici le limitazioni al traffico tra ztl/zcs ma soprattutto l’idea che il centro sia ormai riservato ai turisti, nel bene e nel male.
“Non disdegnano certo i turisti, anzi – continua Antonio – Li consideriamo una realtà importante e ci piace l’idea che qui possano gustare una vera cucina toscana ma il nostro obiettivo è quello di diventare punto di riferimento per i fiorentini”.
Quella proposta dalla Trattoria San Pierino, infatti, è una tipica cucina toscana che offre piatti di carne e pesce, preparati con materie prime del territorio: come il pesce che arriva da Livorno e la carne, in particolare la bistecca, che si avvale dello stesso fornitore storico di “Latini”. Il menù viene costruito in base alla stagionalità e quindi agli ingredienti freschi: ogni 2/3 mesi viene aggiornato con nuovi piatti.
Il menù degustazione del social lunch prevedeva 2 piatti a portata:
Per dovere di cronaca devo dire che nessuna di noi (7 donne) è riuscita a finire il menu e non perchè non fosse buono, anzi, ma per le porzioni, davvero generose! Una caratteristica della cucina di questo ristorante voluta proprio dallo chef Vincenzo Pirozzi, originario di Napoli ma con una carriera internazionale alle spalle.
Per fortuna il locale attua la politica del doggy bag, ovvero la possibilità di portare a casa quanto avanzato, così da non sprecare!
Cucina toscana non vuol dire però non essere attenti a nuove esigenze: i menu infatti prevedono piatti per celiaci, vegetariani e anche vegani: insomma è possibile mettere insieme esigenze diverse nello stesso locale. Alla fine, un pasto completo oscilla tra i 40 euro (carne) ai 50 euro (pesce).
La Trattoria San Pierino è aperta 7 giorni su 7, a pranzo e cena, e può ospitare fino ad un massimo di 100 coperti: dalla scorsa settimana è aperta anche la rosticceria, che si trova a pochi passi, in Borgo Pinti.
Per promuovere la nuova attività, è stata lanciata anche un’iniziativa social: prenotando o presentandosi al ristorante e menzionando l’hashtag #SanPierino20 sarà possibile ricevere uno sconto del 20%.
“I primi mesi di attività sono andati piuttosto bene e ci sono stati weekend nei quali siamo riusciti a riempire il locale – conclude chef Vincenzo – Aspettiamo però di vedere come andrà il primo anno per tirare le somme”.
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