Firenze – Talvolta alcuni eventi si evolvono secondo andamenti a parabola: nascono, magari quasi in sordina, crescono fino a raggiungerei al momento di massimo splendore e poi si ridimensionano in fase discendente.
E’ quello che, più o meno, è accaduto alla cosìdetta Festa Irlandese di Firenze, nota ufficialmente come Irlanda in Festa: nata nel 1995 per celebrare la Festa di San Patrizio, l’evento è cresciuto tanto negli anni arrivando ad avere edizioni di quasi 10 giorni, per poi ridiscendere in quest’ultimo periodo e arrivare all’edizione di soli 3 giorni di quest’anno, che per la prima volta (almeno da quanto mi ricordo) non comprende il giorno di San Patrizio.
L’evento ha ormai una formula collaudata: l’angolo ristoro dove trovare i piatti tipici irlandesi, come il colcannon, l’immancabile birra (anche quest’anno niente Guinness ma tanta Murphy), la parte superiore dedicata a bancherelle di prodotti più o meno irlandesi (monili, suppellettili, libri cd), l’angolo delle freccette e tanta musica dal vivo.
Insomma un piccolo angolo d’Irlanda a Firenze che in questi ultimi anni si è andato facendo sempre più “raccolto”: ne è riprova non solo la riduzione dei giorni ma anche quella di molti artisti (con eccezione degli immancabili Whisky Trail) e soprattutto venditori.
Quest’anno il calo nel numero di standisti ha permesso però di dare spazio a due iniziative ludico-culturali molto carine: una piccola mostra sugli strumenti musicali della tradizione europea, a cura di Michele Sangineto (la cui ensamble si è anche esibita per le prime due sere), e soprattutto un ampio spazio dedicato a vari tipi di giochi, allestito dai volontari di Firenzegioca.
Provando ciascun gioco, tutti costruiti in legno, veniva richiesto il contributo di un euro denaro che servirà per allestire la manifestazione in programma nel mese dal 10 al 12 maggio alla Fortezza da basso di Firenze.
Cosa c’entra questo con l’Irlanda? Forse poco o nulla ma forse era anche l’unico modo per far svolgere la manifestazione.
Nel caso ci fossero dubbi sulla sua organizzazione per il prossimo anno, ci permettiamo un suggerimento: potrebbe essere interessante tornare alle origini con una sola giornata dedicata all’evento, magari proprio il giorno di San Patrizio
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