Pistoia – E’ record regionale per le sacche di sangue cordonale raccolte nel 2010 dall’azienda sanitaria pistoiese: 189 nell’ospedale di Pescia e 141 in quello di Pistoia.
La prima donazione di cordone ombelicale nella AUSL3 era avvenuta nel 2004 e quel giorno è ricordato con una targa affissa all’ingresso della sala parto dell’ospedale di Pistoia.
Ma a cosa serve il sangue del cordone ombelicale?
Secondo recenti studi questo sangue assomiglia molto, per composizione, a quello del midollo osseo. Di conseguenza il sangue placentare può benissimo sostituire il trapianto di midollo osseo nella cura di varie malattie del sangue: leucemie, linfomi, anemia mediterranea, e altre ancora. Inoltre la donazione è molto semplice avviene al momento del parto in modo del tutto innocuo per la mamma e il bambino.
In Toscana, il sangue cordonale raccolto nei punti nascita viene inviato e poi conservato presso la banca di sangue cordonale con sede a Careggi a Firenze.
Delle 330 sacche raccolte nell’azienda pistoiese 47 sono risultate idonee.
Le Banche, che operano nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), oltre che raccogliere e conservare le donazioni del sangue cordonale, conservano anche quelle per uso dedicato; cioè in tutti quei casi in cui esso può essere utilizzato per un membro della famiglia affetto da una patologia curabile con le cellule staminali emopoietiche, oppure nel caso in cui nell’ambito della famiglia stessa vi sia un elevato rischio di malattie genetiche, che potrebbero riguardare futuri figli.
L’anno scorso nella ASL3 sono state effettuate anche due donazioni dedicate di cordone.
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