Firenze – E’ la settimana della “bistecca alla fiorentina“. Sette giorni dedicati ai tanti aspetti di questo piatto tra i simboli della cucina toscana nel mondo.
Alla bistecca più famosa al mondo viende addirittura dedicata una giornata di studio dall’Università di Firenze. All’ordine del giorno i temi che hanno visto “finire la carne in cronaca” con l’emergenza mucca pazza; i timori per l’influenza suina e aviaria ma anche la storia e la cultura della carne e il suo consumo come fattore chiave dell’evoluzione umana.
La giornata di studio “Il consumo di carne: fra salute, tradizione e competitività” è stata organizzata da Isad-Accademia dei Georgofili in collaborazione con l’Accademia della Fiorentina e si svolgerà, mercoledì 25 maggio presso l’Accademia dei Georgofili (ore 16 – Logge degli Uffizi).
I lavori saranno aperti dal direttore di Isad, Augusto Marinelli e proseguiranno con gli interventi di esperti come Giuseppe Rotilio, professore Ordinario di Biochimica della Nutrizione e Presidente della Federazione delle Società Italiane di nutrizione che animerà il dibattito con una relazione sul ruolo de “Il consumo di carne come fattore chiave dell’evoluzione umana”.
Paolo Nanni, ricercatore presso la Facoltà di Agraria dell’ Università di Firenze che, in una relazione intitolata “La carne in tavola: storia e cultura” esporrà, tra l’altro, come tra la prima metà del Novecento e i decenni successivi il consumo di carne bovina e suina abbia visto, in Italia, un forte incremento, dai 7,4 kg procapite all’anno nel 1901 fino ai 25,2 del 1981) con dati che mostrano nel tempo cifre raddoppiate e triplicate, segno di un raggiunto e diffuso benessere.
Commenti recenti